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Realizzazione ampliamento Terapia Intensiva del Presidio Ospedaliero “Buzzi” Padiglione A (MI).

Descrizione del progetto

Realizzazione ampliamento Terapia Intensiva del Presidio Ospedaliero “Buzzi” Padiglione A (MI)

 

luogo
Milano

 

prestazioni 
Progettazione Esecutiva, Coordinamento Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione

 

realizzate da 
Poolmilano S.r.l.

 

cronologia 
2020

 

committente 
ASST Fatebenefratelli Sacco

 

importo opere
€ 993.130,54

 

Scheda PDF – ASST FBFSACCO

 

L’area oggetto di intervento è situata in zona Sempione/Fiera, a nord ovest del centro cittadino ed è sostanzialmente compresa tra via Fratelli Induno, a sud-est e tra le vie San Galdino e Lodovico Castelvetro a nord-ovest. L’area si inserisce in un contesto fortemente urbanizzato. Il Presidio Ospedaliero “Vittore Buzzi” nasce come Ospedale dei bambini all’inizio del ‘900 ed è oggi uno dei principali riferimenti cittadini per l’assistenza pediatrica e ostetrico ginecologica.
Il Presidio è costituito da tre distinti Padiglioni (Corpi A, B e C), tutti collegati tra di loro. Il Corpo A costituisce il nucleo storico dell’Ospedale, realizzato nei primi anni del ‘900 ed ospita: i Servizi di Odontoiatria, Neurologia il Day Hospital Pediatrico e la Terapia Intensiva. Il Corpo B, costruito verso il 1930, è adiacente al precedente Padiglione presenta il Piano Primo e Secondo sfalsati, e ospita: il servizio di Radiologia, attività, il Reparto di Pediatria. Il corpo C, realizzato alla fine degli anni 1960, è costituito da otto piani fuori terra, un seminterrato ed un interrato, con un nuovo volume che costituisce l’atrio di ingresso con annesso bar.
Attualmente il reparto di Terapia intensiva neonatale ha una capacità di n° 6 posti letto. La sopravvenuta emergenza epidemiologica ha reso necessario ampliare il numero di posti letto di terapia intensiva neonatale con box separati a pressione controllata. Le degenze a pressione negativa, sono una tipologia di degenza atte a isolare i pazienti con malattie contagiose onde evitare la dispersione nell’aria dei batteri. Mentre le degenze a pressione positiva sono atte a proteggere i pazienti immunodepressi che devono essere preservati dall’ambiente esterno.
Le opere di ristrutturazione al piano secondo saranno prettamente interne. L’intervento risponderà ai requisiti generali dettati dalle normative vigenti in materia di accreditamento, prevenzione incendio sicurezza e continuità elettrica, sicurezza antinfortunistica, igiene dei luoghi di lavoro, eliminazione delle barriere architettoniche e condizioni microclimatiche. Dal punto di vista distributivo/funzionale si prevede di realizzare degli interventi d’adeguamento normativo degli impianti meccanici ed elettrici. Il layout funzionale è stato rivisto e adeguato tenendo conto delle esigenze dei medici per un più corretto funzionamento del reparto. Il layout è stato condizionato anche dalle esigenze delle singole funzioni interne all’area di Terapia Intensiva e ad un profondo e studiato sistema dei flussi dei percorsi e movimenti all’interno delle aree sanitarie.
Si prevede di riqualificare e di preservare per quanto possibile, le opere murarie esistenti di pareti e pavimentazioni in modo da limitare la produzione e movimentazione di macerie, ridurre rumori e vibrazioni in ambiti sanitari attivi.
Il nuovo layout distributivo comporta quindi lavorazioni che andremo qui di seguito a descrivere nel dettaglio:
Si prevedono le seguenti lavorazioni:
1. Demolizioni tramezzature esistenti ove previsto;
2. Rimozione di pavimenti, zoccolini, controsoffitti e rivestimenti;
3. Demolizione massetto aree servizi igienici esistenti;
4. Aperture nuovi vani porta;
5. Scrostature e ripristini intonaci puntuali;
6. Rimozione serramenti interni (tutti) ed esterni (ove previsto).
Per la realizzazione costruttiva dell’intero intervento e delle corrispondenti opere infrastrutturali si è fatto ricorso a tecnologie e materiali che, oltre a garantire la rispondenza delle prestazioni richieste dallo specifico della struttura in questione, potessero offrire prestazioni supplementari sotto il profilo delle implicazioni manutentive e di durabilità.
Sono stati realizzati n° 4 + 2 nuovi posti di Terapia Intensiva (di cui 2 a pressione regolata).
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